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Fra Bolzano e Salorno, lungo la valle dell’Adige tutta verde di pampini, s’incastra come un cuneo profondo nella terra trentina, la così detta «Zona mistilingue».

I tedeschi del Deutscher Verband non vogliono che si dica mistilingue. Per loro non c’è niente di misto laggiù; si tratta di territorio tedesco, abitato da tedeschi, lasciato al dominio del Verband. Il censimento austriaco l’ha trovato tedesco. L’Austria lo ha incluso nel Tirolo tedesco; l’Italia, succedendo rispettosamente all’Austria, l’ha aggregato al collegio elettorale di Bolzano; vi vigono istituzioni tedesche: gli asili infantili, le scuole, le chiese, gli uffici, le scritte, gli avvisi, tutto è tedesco. Dunque? Che c’è d’italiano?

Oh, un’inezia: la popolazione.

Gli abitanti in enorme maggioranza sono italiani: di razza, di nome, di lingua. La vallata era in tempi lontani paludosa e deserta, e gl’italiani sono saliti a risanarla e a lavorarla, perchè loro soli sapevano farlo. Sono saliti una generazione do-