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per l'arma aerea 59


gliori aeroplani francesi, inglesi e tedeschi di nove mesi prima avrebbe potuto prendere il volo in azione di guerra, senza rischio di distruzione immediata. Le velocità di crociera si avvicinavano ai centotrenta chilometri all’ora, le velocità di caccia si avvicinavano ai duecento, l’altitudine media di volo dai mille metri era salita ai tremila.


Alla creazione di nuove macchine corrispondevano nuove organizzazioni difensive, nuove disposizioni tattiche. La protezione delle città ha assunto in Francia, fin dal primo momento, un’importanza estrema. Come l’Italia, la Francia ha di fronte al nemico questa inferiorità: che molte delle principali città francesi sono entro il raggio di operazione degli aeroplani avversari, mentre i massimi centri vitali tedeschi sono per ora oltre i limiti dell’azione francese. Parigi si trova appena ad ottanta chilometri di volo dalla fronte. La Francia e l’Italia presentano alle attività aviatorie di un nemico senza scrupoli una vulnerabilità che non ha contrapposto. Quello che la Francia ha fatto per la difesa aerea delle città, mentre dava a tutta la sua aviazione lo sviluppo al quale abbiamo accennato, ha per noi un enorme interesse.

Fin dal maggio la salvaguardia di Parigi poteva dirsi perfetta. Gli aeroplani tedeschi non erano già più in grado di raggiungere