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per l'arma aerea 55


dinare dal basso la mitraglia, così vicina da sfondare talvolta corazzatura e fusoliera. La caccia ricominciava.

I francesi avevano scelto uno dei loro migliori tipi di piccolo biplano rapido a due posti, il Nieuport, lo avevano ridotto ad un posto solo, aumentandone così prodigiosamente la rapidità e la capacità di ascesa, e lo avevano armato di una mitragliatrice con appoggio a bascule, che permetteva di tirare dal basso in alto. Riuscendo troppo difficile ora superare l’aeroplano nemico in altitudine, si andava a ferirlo nel ventre. Esso non poteva difendersi, non aveva mezzo di colpire sotto di sè, poteva essere avvicinato impunemente.

Fu l’epoca delle grandi cacce di Pégoud. Il celebre aviatore fece con questo apparecchio le sue stragi di Aviatik. La manovra di gettarsi sotto al nemico, come il nuotatore sotto allo squalo, ha conservato in aviazione il nome di «colpo alla Pégoud.»


I tedeschi, battuti ancora, corsero subito ai rimedi. Cominciarono con l’aumentare la superfice protetta, mettendo gli aviatori in vere scatole di corazza al bromo. Poi, prepararono una sorpresa. Un giorno, il cacciatore francese che stava tentando il colpo alla Pégoud, vide aprirsi sul fondo dell’aeroplano avversario uno sportellino, dal quale lampeggiò il fuoco di una mitragliatrice. L’Aviatik difendeva