Pagina:Barzini - Sui monti, nel cielo e nel mare. La guerra d'Italia (gennaio-giugno 1916), 1917.djvu/362

352 lettere dal mare


e dell’influenza che ogni incertezza, ogni debolezza, ogni clemenza hanno nel futuro, quando soltanto la severità inesorabile e rapida può costituire l’unica barriera ad un male che non lascia tracce.

La benignità longanime dei tribunali di guerra, anche nelle cause che interessano soltanto la disciplina e la compagine militare, può diventare incalcolabilmente pericolosa. Se essi non fulminano a morte la spia, il traditore, il disertore, ma li condannano soltanto al carcere, stabiliscono l’immorale principio di una vera assicurazione della vita concessa alla delinquenza, mentre l’onestà prodiga la sua gloriosamente. Le corti marziali esistono in questi tempi nei quali si muore per sacro dovere, appunto per esercitare una fiera ed eccezionale missione di difesa. A fare sfoggio di eterne procedure e di cavilli benevolenti, qualunque altro tribunale ordinario sarebbe bastato.

È ferma opinione di chi combatte che ad estirpare i mali dello spionaggio occorre una Giustizia che sappia guardarsi intorno, comprendere l’ora, ricordandosi che se ha una bilancia nella mano sinistra, ha anche una spada nella mano destra.

fine.