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346 lettere dal mare


ciatorpediniere si presenta in sostituzione dei partenti. Pareva il cambio della guardia.

Di fronte a questa situazione il greco pensò ch’era opportuno e dignitoso procrastinare l’azione e andare a farsi confermare gli ordini a voce. Così fece, lasciando la nave catturata che non esitò a riprendere il largo verso il suo paese.

La spedizione aveva raccolto del resto una così larga messe di esperienza, che proprio non aveva più niente da sapere sulla questione dei sommergibili. E così fu possibile agli Alleati di insinuare un po’ di benefico disordine nei servizii del nemico. Il povero comandante greco fu punito per mancanza di energia. Non aveva protetto efficacemente il piccolo commercio della sacra Ellade e la sua grande politica.

La storia è vecchia, ma appunto perchè vecchia mostra la costanza ammirabile del sentimento greco. Ogni manifestazione della benevolenza greca per gli Imperi centrali è accolta quasi con sorpresa, perchè si ignorano — e si ignorano perchè se ne è fatto sempre un mistero — i servizi resi dai greci ai nostri nemici, e l’aperta, proclamata e cordiale antipatia dei greci verso di noi. Non si comprende bene perchè si debba ignorare quello che i greci fanno, pensano e gridano con la più bella franchezza.

Per i greci, che ignorano i nostri bollettini di guerra e leggono soltanto dei rapporti au-