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92 la lotta a oslavia


riprendevano il fuoco, non più sulle posizioni, perchè era difficile sapere chi le tenesse, ma al di qua e al di là, con tiri d’interdizione, facendo sbarramenti e cercando di mettere dalle due parti un ostacolo al movimento delle riserve.

La battaglia doveva decidersi il giorno dopo.


Ecco cosa era successo nella notte del 14 gennaio.

La posizione principale di Oslavia è formata da due collinette, una più alta a sinistra, — la Quota 188 — una più bassa e oblunga a destra — la collina di Oslavia. Fra le due, un lieve avvallamento per il quale s’inoltra la strada che scende a Gorizia — la così detta Sella di Oslavia. Gli austriaci, preparato l’attacco con tre giorni di bombardamento, hanno lanciato sette od otto battaglioni all’assalto, dirigendo lo sforzo maggiore verso la Sella. Quattro battaglioni erano formati di truppe fresche, portate da oltre Lubiana. A loro era affidato il compito più grave: lo sfondamento. Erano arrivate alla mattina stessa per ferrovia a Gorizia, dove avevano trovato pronto per loro il bagno e il rancio, e nel pomeriggio si erano messe in marcia per la fronte. Gli altri battaglioni appartenevano alle truppe del settore.

Gli austriaci si avvicinarono in silenzio, preceduti da lanciatori di granate. Arrivarono al-