Pagina:Barzini - Nel mondo dei misteri, 1907.djvu/18


— 6 —

l’Eusapia non aveva mai potuto fuori del trance raggiungerne che 36. E durante lo svolgersi del fenomeno, essa pretende vedere il suo John stringere nelle due mani lo strumento ch’essa nella sua ignoranza chiamava il termometro; e contorceva le mani strette da noi, e cercava rivolgerle verso il dinamometro. Io intanto osservavo la sua papilla restringersi, il respiro aumentarsi sino alla dispnea.

Pochi mesi prima di morire, il Chiaia mi presentò alcuni bassorilievi ottenuti sempre nello stato di trance dall’Eusapia collocando della creta avvolta in un sottile strato di tela sopra un pezzo di legno entro una cassa coperta di una assicella assicurata con una pesante pietra. Su questa il medium poneva la mano e dopo che essa entrata in trance diceva: «È fatto!» si schiudeva la cassa e si trovava l’impronta cava o della mano o della faccia di un essere la cui espressione fisionomica oscillava tra la vita e la morte. Io non