Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/515


dal volga alla moskwa 453


verste passiamo i confini del governatorato di Nishnii-Nowgorod. Troviamo strade eccellenti, ponti nuovi, solidi.

L’automobile si slancia a tutta velocità; noi, curvi in avanti per vincere la resistenza dell’aria, superiamo lunghi tratti in volata, assaporando nuovamente, dopo tanto tempo, la voluttà della corsa ininterrotta. Attraversiamo pittoreschi boschi di faggi, di pini, di betulle, che noi opiniamo appartengano alla Corona Nella foresta. perchè su di essi, da alte torri di legno che sembrano antiche macchine da guerra, vigilano guardiani. Passiamo per campagne coltivate, e fuggono confusamente ai nostri occhi villaggi, campi, quieti stagni coperti da ninfee fiorite, messi dorate, isbe solitarie.

Respiriamo a pieni polmoni il profumo di fieno, di resina, di fiori che esalano il loro alito nell’aria calda. La strada forma dei rettilinei superbi, lunghi fino a 60 verste. Se non ci avessero trattenuto i lavori di certi ponti in ricostruzione, avremmo potuto giungere a Wladimir, la prossima tappa, lontana da Nishnii-Nowgorod 250 chilometri, in cinque ore; ne impiegammo invece otto.