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tomsk la dotta 365


Il governatore ci accolse con espansione amichevole, c’invitò a colazione e a pranzo. E nella giornata trascorremmo lunghe ore nel suo palazzo, i cui saloni avevano i grandi camini accesi come in pieno inverno, sentendoci riposare della solitudine rude nell’affabilità cordiale del colonnello De Nolcken e della sua famiglia. Egli ci mostrò i suoi orsi nel giardino; suo figlio ci presentò i suoi splendidi cavalli, tipi di razza locale famosa in Russia; e la baronessa De Nolcken ci fece ammirare i suoi daini In Siberia. — Tipi di Mujiks. che venivano a prenderle il cibo sulla mano. Al cancello del palazzo si aggruppavano i postulanti, degli zingari feriti in rissa, dei mujik che avevano reclami da fare, una piccola folla cenciosa, silenziosa, paziente ed ostinata, che non voleva saperne di parlare con funzionari e con ufficiali, che voleva vedere il governatore, ed aspettava l’ora della giustizia. Il governatore s’appressava alla soglia, ascoltava quei lagni, rimandava tutti a casa dicendo: Vedremo! — e il gruppo si disperdeva contento d’aver parlato con lui.

Il barone De Nolcken, un simpatico tipo di gentiluomo, di