Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/371


nel governatorato d’irkutsk. 317


dinario anche per la Siberia in estate, avremmo trovato deliziosa quella nuova fase del nostro viaggio. La strada ci permetteva di mantenere una velocità media di trenta chilometri all’ora. Costeggiavamo la riva sinistra dell’Angara, maestoso, dalle acque purissime e veloci. Irkutsk spariva a poco a poco nell’ampia vallata ubertosa, e finimmo per non vederne più che le chiese, grandi e numerose: una folla di cupole, di cuspidi, di pinnacoli, che rimanevano ancora a biancheggiare nella verde lontananza quando le abitazioni cittadine erano già scomparse. In Siberia — Come s’imbarcava l’automobile per attraversare un fiume.

Il paesaggio acquistava al nostro sguardo una linea più dolce. La campagna scendeva piano piano con il discendere dell’Angara. Le brusche montuosità che circondano il lago Baikal declinavano in ondeggiamenti sempre più lievi; si sentiva che andavano a spegnersi nelle pianure sconfinate della Siberia centrale. Lasciavamo dietro di noi le ripide montagne che si accavallano all’orizzonte simili a grandi marosi immobili, ed avevamo — come quando ci avvicinavamo alla Mongolia — l’impressione d’una tempesta che si andasse calmando. La strada cominciava ad avere lunghi tratti piani e dritti, nei quali potevamo fuggire alla velo-