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nel deserto di gobi | 159 |
— Ah.
— Sì, perchè io sono di Shang-hai. E sono vedovo — (sorriso cerimonioso) — e sono cristiano.
— Mi rallegro.
— Mio padre vuole che io mi ammogli di nuovo. Così, appena arrivo a Shang-hai mi sposo — (risata).
— E siete innamorato?
— Io, no. Non conosco la mia fidanzata. L’ha scelta mio padre.
— E se non vi piacesse?
Egli mi ha guardato sorpreso, ed ha sorriso con condiscendenza dicendomi ancora:
— L’ha scelta mio padre! È il nostro uso. Parto dopodomani. Eh! Eh!
Quella sera abbiamo aspettato inutilmente l’arrivo delle altre automobili.
Divorammo in silenzio un po’ di riso e dell’eterno corned-beef, e ci sdraiammo in terra avvolti nelle nostre pellicce. Da due giorni ci dimenticavamo di far colazione. La sete aveva ucciso la fame.