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74 capitolo iv.


Arriviamo ad un paese, Tum-ba-li, che ha la porta, nelle mura, così stretta da non poterci passare. Giriamo intorno, sull’erba dei prati, lentamente. Ad un villaggio ci fermiamo a prendere acqua. Il motore ha sete e anche noi. Una folla bonaria ci circonda, offre dell’acqua fresca e limpida, e intraprende un attento esame della parte inferiore dell’automobile. Discute, si avvicina: dei giovani arditi si abbassano fino a terra per guardare meglio il cofano del volano. Poi tutti si abbassano. Il volano Ingresso dell’Itala a Hsin-wu-fu. evidentemente li preoccupa. Guardiamo anche noi, cercando inutilmente che cosa possa attirare così la loro attenzione. La scena è comica. Qualcuno si fa coraggio e, a gesti più che a parole, ci chiede delle spiegazioni. Ah, finalmente comprendiamo! Essi domandano “dove è la bestia„. Il cavallo che non è davanti, deve certamente star dentro; tanto vero — osserva uno mostrando il secchio con mimica espressiva — che gli si dà da bere per un buco. Il difficile è capire come è incastrato l’infelice quadrupede. Ettore vuol fare della propaganda pratica, ed apre la scatola del