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Nell’autunno 1913 allorchè i rapporti fra Austria ed Italia non erano turbati da alcuna grave minaccia, alcuni articoli di Luigi Barzini, sulle condizioni degli Italiani di Trieste, dell’Istria e della Dalmazia pubblicati sul Corriere della Sera, destavano un’impressione profonda. Erano per molti la rivelazione della lotta tragica che gli italiani dell’altra sponda, soli, abbandonati a loro stessi, andavano combattendo per la difesa della loro latinità, contro la quale la monarchia ausburghese scatenava passioni e ostilità d’ogni fatta, per diminuirla, sopraffarla, travolgerla.

Quelle pagine, scritte da un giornalista di cui il pubblico ha sempre ammirato l’esattezza e l’obbiettività, meritano d’essere ristampate oggi nella loro quasi totalità, perchè non possono essere sospettate come creazione artificiosa a giustificare questa nostra guerra di liberazione.

L’EDITORE.