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il baluardo ripreso 87


vittoria. La voce dei propri cannoni ha la più grande virtù di persuasione. La truppa si preparava all’assalto con una decisione irresistibile. Ed era l’assalto di un muro. In questa regione le montagne somigliano tutte un po’ al Cimone; sono fatte a trampolino; si presentano a dolce declivio al nemico e oppongono a noi gradini inaccessibili.

Gli ufficiali rinnovavano le loro istruzioni ai plotoni di punta, e i soldati, nel lampeggiare delle cannonate e nella luce dei proiettori, percorrevano e ripercorrevano con lo sguardo la via vertiginosa tracciata all’attacco sui dirupi a picco. Nella notte precedente erano state messe le scale. L’esperienza del giorno 4 aveva dimostrato che le scale di legno erano insufficienti, e si erano preparate lunghe scale di corda con pioli rigidi. Nella notte del 21 alcuni di quei nostri alpini rampicatori che sanno arrivare ovunque vi sia uno spazio dove ficcare la punta delle dita, erano saliti scalzi ad attaccarle.

Avevano portato con loro soltanto delle corde sottili. Arrivati a sporgenze adatte per fissarvi le scale avevano calato le cordicelle, alle cui estremità i compagni rimasti in basso avevano annodato le scale che erano state issate così. Gli austriaci si erano accorti che qualche lavoro si compiva, ma non potevano affacciarsi, la conformazione della parete non