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64 la battaglia sulle vette

selvaggina incendiando il bosco. Ogni giorno qualche nuova vetta cade in nostro possesso e le notizie delle vittorie corrono festosamente nelle retrovie. Sarebbe però imprudente aspettarci dei progressi veloci. Ci battiamo sulle posizioni più difficili del mondo. E il passo che segue è sempre il passo più duro.


LA BATTAGLIA SULLE VETTE.

Vicenza, 14 luglio.


Nulla si muove sulle strade polverose che venano di bianco i freschi prati della conca contornata di monti. Il nemico le vede e le batte, ed esse, deserte, snodano verso i paeselli abbandonati il loro sottile nastro senza vita, sbocconcellato dai colpi, che rasenta rovine di cascinali dalle quali si spande ancora un odore di stalla e di fieno.

Vi sono paesaggi in cui questa solitudine sinistra della battaglia sorprende sempre, e pesa, e affanna, e angoscia, come il segno più evidente di una truce desolazione delle cose. Pare che sulla terra rigogliosa e abbandonata gravi un senso misterioso di accasciamento e di terrore. Tutto è fermo, raccolto, aspettante, spaurito, oppresso.

Solo il fumo si sposta, si agita, corre, torce