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nella regione riconquistata 53


li inebriava. Ferito a morte un tenente colonnello non disse che due parole: «La posizione.... la posizione!». Mentre lo portavano via i soldati sul rovescio della posizione gli presentarono le armi, sotto al fuoco, e nella loro schiera che salutava, la morte apriva dei vani.

Durante uno dei piccoli ripiegamenti di poche decine di metri, una compagnia, alla estrema destra, perdè contatto. Difendeva la strada della Casera Magnaboschi, e sparì. Si credette che, tagliata fuori, circondata dal nemico, si fosse arresa. No. È stata ritrovata il giorno 26, quando siamo avanzati. Era rimasta al suo posto. Aveva difeso la sua posizione per due giorni e mezzo. Cioè finché un uomo era rimasto vivo. Perchè la compagnia leggendaria è stata ritrovata morta.

All’ultima sera, un ufficiale superiore entrò nel rifugio dove erano adunati i feriti gravi, gl’incurabili. Qualcuno era morto. Non un lamento lì dentro. Ma alla vista del visitatore, delle voci fioche chiesero: «Teniamo ancora?... Resistiamo sempre?» — «Abbiamo vinto, figliuoli!» — E un mormorio di contentezza passò fra i morenti.

Viene voglia di gettarsi in ginocchio e di baciare questa terra benedetta e questo sangue!