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318 la gloria dell'ala destra



LA GLORIA DELL’ALA DESTRA.

Dalla fronte, 5 novembre.

Da ieri la battaglia è entrata nella fase di assestamento. Ai grandi obbiettivi di conquista succedono i piccoli obbiettivi di sistemazione. Fra i capisaldi espugnati la linea nuova si va formando e consolidando. Il limite raggiunto si modifica in rapporto alle necessità delle azioni future: la fronte di arrivo sta già divenendo una fronte di partenza.

Dopo la presa del Vallone, pur progredendo ad ogni attacco, non avevamo fatto mai tanto cammino in un solo sbalzo.

Negli ultimi ottanta giorni siamo penetrati di oltre dieci chilometri nel Carso e catturato in questo solo settore quasi venticinque mila prigionieri. In questa battaglia soltanto la nostra destra è rimasta quasi immobile, con la sua estremità sempre attaccata alle aspre pendici meridionali della Quota 208 sud.

E rimasta immobile perchè la nostra manovra tendeva, col massimo della violenza, al possesso del Veliki Hribach e del Dosso Fajti. Volevamo strappare al nemico quella maestosa successione di vette, a cagione del dominio che essa esercita non soltanto sull’Altipiano ma an-