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246 il generale tempo


verno», eterno difensore delle loro terre. Noi dobbiamo accorgerci che la guerra moderna deve piegarsi ai comandi di un generale Tempo. Il genio dei più grandi capi può creare i piani d’azione più perfetti, ma per l’esecuzione si dipende dai capricci della meteorologia. Con i grandi calibri sensibili alle varie densità dell’aria, con la necessità di misurare al cronometro la durata di certi assalti, le condizioni del terreno e dell’atmosfera diventano essenziali. Un po’ di fango può raddoppiare o triplicare il tempo necessario ad un’avanzata e renderla impossibile. Il vento stesso può affievolire o impedire un’offensiva. Se è contrario riporta le bombarde a casa. Esse ritornano come un boomerang. Partono, fanno un giro e vengono a scoppiare imperterrite verso la linea di partenza. I tedeschi, peggio ancora, hanno visto più di una volta i loro gas velenosi tornare indietro spinti da un soffio incostante. Le ingerenze del generale Tempo diventano sempre più numerose e complicate. Egli entrerà certamente nelle decisioni future.

Intanto piove.