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234 la nuova linea si rafforza


riescono ad aver ragione della formidabile organizzazione delle artiglierie nemiche, per la quale la loro efficenza si moltiplica. Gli altri ostacoli non sono insuperabili se i comandi sanno nutrire a tempo gli assalti con ondate successive, se rincalzi voluminosi spingono subito irruzioni di truppe fresche oltre le posizioni conquistate, portando la fronte di battaglia sempre più in là, in zone che l’artiglieria nemica non ha misurato e che deve cercare. Il nostro primo assalto è sempre arrivato. Nulla lo ferma. Nè la fucileria, nè le mitragliatrici numerose che gli austriaci, col sistema germanico, sottraggono al bombardamento, incavernandole.

Ma una offensiva su vasta scala non può mantenere a lungo una contemporaneità di azione; essa finisce per avere concentramenti successivi di sforzo. Quando la minaccia non preme più su tutta la linea, la organizzazione del fuoco nemico trova delle opportunità, converge tutta sulla posizione la cui riconquista è più urgente, e la batte preparando i contrattacchi. Gli assalti si rinnovano, la lotta si accanisce, e l’avanzata italiana deve affermarsi fra difficoltà che al primo momento sembravano sorpassate.


L’ultimo sforzo nemico è stato sulla Quota 144. È una grande collina isolata, regolare,