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DAL TRENTINO AL CARSO
Venezia, 18 agosto 1916.
È l’ora in cui essi arrivano.
La luna è già alta sull’Isola di Sant’Elena e il suo chiarore si è disteso sulle acque; ha messo ai piedi degli edifici di Venezia la stessa opalescenza che è nel cielo. Venezia oscura si libra in una pallida e quieta serenità, naviga in un’atmosfera di sogno. È l’ora in cui essi arrivano.
Hanno bisogno del lume di luna. Le spiagge in queste serate si disegnano nere sul mare imbevuto di luce ed è facile, volando, trovare la rotta per piombare su Venezia. La ragione delle loro incursioni sulla Laguna, quasi quotidiane in questi giorni, è il plenilunio. Quando si presentano delle condizioni favorevoli per commettere degli atti abominevoli, bisognerebbe non essere austriaci per non commetterli.