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96 | come fu conquistato il passo di rolle |
Quando dopo quaranta ore di veglia e di fatica, all’alba del 24, i nostri alpini hanno sferrato l’assalto alla cima, il nemico è fuggito. La vetta del Cimone definitivamente nostra, è scomparsa poco dopo nelle nubi. Le sue rocce tetre si immergono nel cielo e sembrano senza fine.
Quando si pensa che sono state prese d’assalto, passa avanti agli occhi l’immagine di un gran volo d’aquile.
Zona di guerra, luglio.
La conquista del Passo di Rolle ha richiamato la nostra attenzione verso un settore della fronte del quale ben poco si è parlato finora, ma che in compenso, forse, farà ancora parlare di sè. Il Passo di Rolle ci apre una delle porte naturali che difendono la via di Cavalese, cioè sul fianco del nemico, e le operazioni che si svolgono in quelle meravigliose regioni, minacciando le comunicazioni austriache del Trentino, hanno assunto da pochi giorni una importanza insospettata, che potrà aumentare in un prossimo avvenire.
È in questa zona che la nostra invasione, a grandi balzi silenziosi, con rapide azioni, ha