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parte seconda 75

confessar Cristo, che non abbiano a negare Aristotele o Platone. Così tengono in equilibrio a pesi uguali di credenza l’Evangelio e la Filosofia.

Quid Athenis et Hierosolymis? Quid Academiæ et Ecclesiæ ? Nostra institutio de porticu Salomonis. Viderint, qui Stoicum et Platonicum et Dialecticum Christianum protulerunt1. Piange anche oggi la Chiesa, e piangeralli per fin che duri il mondo, i danni che la profana e stolta sapienza del secolo le ha fatti; e gli antichi Scrittori d’essa, Padri delle tenebre e Maestri di mille errori, chiamerà sempre, col titolo che loro diede Tertulliano, Patriarchas Hæreticorum2.

Quanto scempio ne’ primi secoli della Chiesa fece Platone, troppo letto, troppo creduto, e con ciò fatto, come disse lo stesso Tertulliano, Hæresum Condimentarium? Lo dica, tacente ogni altro, poichè solo vale per tutti, l’infelice Origene, che d’un’Aquila ch’era, avvezza a metter gli occhi nel Sole della cristiana Sapienza e trarne luci d’altissime verità, trasformato in una Nottola ammiratrice di poche scintille di luce in molte tenebre d’ignoranza e d’errori, tanto divenne Platonico, che alla fine lasciò d’esser Cattolico, perdè la verità nelle favole e la Fede nella Filosofia; e quegli, il cui petto era baciato tamquam Spiritus sancti et coelestis sapientiæ templum, fatto Maestro d’una scuola d’errori e conduttore di ciechi, si pazzamente parlò, che, sì come prima ubi bene nemo melius, così dipoi ubi male nemo pejus3. Quanta strage fa ancor’oggi quello struendi et destruendi artifex versipellis, Aristotile, creduto autore della mortalità dell’anima, che in una parola è quanto dire distruttore della Fede, e padre di quei che vivono, senza anima d’uomo, vita di bestie? Quanti de’ suoi congiurati, qui nihil aliud quam Aristotelem ructant4, quelle sole verità della Fede han per sicure, che s’accordano con gli Oracoli del Peripato? quasi l’Evangelio fosse un grano che s’avesse a raccogliere dalla paglia dell’umana Filosofia, e non un pane di vita sceso dal cielo perchè al gusto del suo sapore

  1. Tertull. de præscr. c. 7.
  2. Advers. Herm.
  3. Cass. dis. lect. c. 2.
  4. Cyr. Alex. lib. 11. Thes.