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parte prima 65

tutto pancia1. Altro esame, altro processo di lui non si fece. La sua grassezza lo convincea d’ozioso: onde come inutile fu cacciato da quella città, in cui si puniva come dannoso a tutti chi era solo giovevole a sè stesso.

Or fatevi comparire inanzi un Ricco ignorante: voi vedete in lui non un’uomo, ma in sembiante d’uomo un vivo pezzo di Paragone, che sa ben distinguere Oro e Argento, e al tocco solo li conosce e li discerne, ma nel rimanente egli è un Sasso. Voi vedete una spugna, che, per ciò che può succiare, è tutt’occhi; al resto, non ha senso, e non è neanche ben’animale.

Vestitelo delle più sottili tele, de’ più candidi lini, delle più nobili sete; copritelo delle più fine lane, che rosseggino in due tinte di porpora; s’egli s’incontra in Demonatte Filosofo, sentirà dirsi come a quell’altro2: Signore, cotesta lana, prima la portava una Pecora; perciò ella vi sta sì bene indosso, e sì volentieri vi s’adatta e acconcia; perchè non le pare aver perduto, ma solo aver mutato padrone. E sì come il colore in ch’ella è tinta non toglie ch’ella non sia lana, ancorchè più bella; così la sembianza umana che voi avete non fa che non siate una Pecora, benchè di più bel pelo e di più oṇorata presenza.

Mettetelo in una casa guernita di tutti gli arredi, di tutti i più nobili finimenti: che avete voi fatto? Chi le passa inanzi, e sa le qualità del padrone che v’abita, dirà ciò che d’un certo ozioso Vazia, ritirato in un palagio villesco, dicevano nel passargli avanti i suoi conoscenti: Vatia hic situs est3. Eccovi da Seneca la ragione del detto: Vivit is qui se utitur4, non chi (fa il capo servo del ventre, consumando i pensieri di quello in trovare com’empir questo: dovendo il ventre servire al capo con provederlo di spiriti, strumenti necessarj per operazioni da uomo: altrimenti (siegue egli) qui latitant et torpent, sic in domo sunt, tamquam in conditivo.

  1. Ælian. lib. 4. var. Hist.
  2. Lucian. in Dem.
  3. Seneca, Ep. 55.
  4. Id. Ep. 60.