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60 dell’uomo di lettere

Chi non si ride della vanità di quel Greco Scultore1, che comparito sott’abito d’Ercole inanzi ad Alessandro, Sire, disse, la virtù del vostro cuore, il valore della vostra spadą v’hanno mutato il mondo in un tempio d’onore. Manca solo, che ci abbiate la statua; la quale non dovrà essere a misura di quelle che per altrui si lavorano. La virtù vostra gigante, che gareggia co’ Dei, non dee pareggiarsi con gli uomini. Io, ambizioso di consagrare le mie fatiche col vostro nome, e di rendere non tanto voi immortale negli sforzi della scoltura quanto la scoltura medesima onorata in voi, m’offerisco d’intagliarvi nel più alto monte del mondo, e farvi pari al Cielo, poichè sete maggior della terra. Eccovi fin dalla Tessaglia Ato, il Re de’ Monti, v’inchina l’altere sue cime, e supplica di trasformarsi in voi. Io lo taglierò a tal disegno, che vi riesca un piè in mare e l’altro in terra, e questi due grandi elementi vi servano come di base. Farò che da una mano versiate un fiume cadente da una grand’urna, nell’altra tenghiate una città. Nè sarà gran cosa, che abbiate in mano una città e un fiume voi che avete tutto il mondo in pugno.

Alessandro con un medesimo sorriso accettò e rifiutò la smisurata offerta dello Scultore. Avea ben’egli quanto mai alcun’altro un’acceso desiderio di comparire al mondo grande, e farsi nella memoria de’ posteri eterno; ma volea esser conosciuto dal mondo un gran Guerriero, non un gran Colosso. Onde, ricusati gli scarpelli di Stasicrate, desiderò la penna d’Omero; e chiamò avventuroso Achille, perchè da sè ebbe il valore e da Omero le lodi, da sè il merito e da Omero la gloria. Deh! perchè non era meglio, a chi pieno d’eroiche innumerabili imprese non avea bisogno di favole per ingrandimento, avere anzi uno Storico che un Poeta? E se questo, perchè avere ad invidiare ad altrui la gloria di farmi felice col farmi eterno, se posso da me stesso ottenerlo, facendomi tanto brava con la penna quanto con la spada la mano?

Tralascio la necessità, che nel mestier dell’armi v’è,

  1. Plutarc. Stasier. Vitruv. Dinocr.