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CAPITOLO XIX.

Siamo agli sgoccioli.

Clodia Metella si era prontamente ricomposta, con quella balia di sè, che è propria delle donne. Non se l’abbiano a male, di grazia, le mie buone lettrici. Io penso che sia una virtù il sapersi padroneggiare, cosi nello piccolo cose come nelle grandi, e se è vero che la necessità aguzza l’ingegno dell’animalo pensante, come svolge e perfeziona l’istinto del bruto, si può ben dire che la soggezione in cui, da clic mondo è mondo, fu sempre tenuta la donna, le abbia appunto accresciuta la virtù del dissimulare, c data in pari tempo la scusa. Quanto a Servilio Cepione, il nostro vecchio argentario ci aveva un grugno così fatto, che poco ci voleva a nascondere i moti nell’animo. Il sorriso e la smorfia erano luti’ uno per lui.