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L’«Hoa-tsien-ki (in italiano: Storia della Carta a fiori d’oro) fu scritto in un tempo abbastanza recente, nel secolo XVII, poco dopo il rovesciamento dell’ultima dinastia dei Ming; ma sembra riferirsi ad un dettato anteriore di Pan-hoei-pan, sorella dello storico Pan-ku, vivente sotto Ho-ti, verso la fine del primo secolo dell’Era non a torto chiamata volgare.


II.


Chiunque ne sia stato l’autore, la storia risale al 213 innanzi Cristo, epoca memorabile nei fasti della letteratura cinese per la strana persecuzione dell’Imperatore Khi-hoang-ti contro i letterati del suo regno, avendone egli fatti sotterrar vivi quattrocento e sessanta. Si era creduto, fino a questi ultimi tempi, sulla fede dei «San-ci-Hung-Kian (specchio universale ad uso dei governanti), che l’Imperatore Khi-hoang-ti si fosse lasciato trascorrere a quella giustizia sommaria, per la ostinazione con cui i letterati dell’impero volevano salvar dalle fiamme i libri da lui condannati al fuoco nel maggior numero possibile, affinchè mancassero ai suoi avversarii politici le fonti a cui attingere gli argomenti per combattere le sue riforme. Ma il professore Tiglat-Pileser ha