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Capitolo VIII.

Il Leonida di Cosseria,

Quel nuovo assalto, annunziato dalla ripresa dei tamburi, fu anche appoggiato dal cannone, che incominciò ben presto a fulminare il castello. A cento cinquanta metri da noi, lo ricordate, era stata collocata la batteria francese, dietro un parapetto innalzato a furia presso un rialto della strada. L’opera improvvisata era sufficientissima al bisogno, perchè noi non potevamo opporre cannoni a cannoni, e perchè i soli che potessero trarre utilmente sugli artiglieri nemici erano i cacciatori austriaci, appostati tra le rovine, ma anch’ossi in grande penuria di munizioni. Or dunque, il cannone lavorava a sua posta; i proietti battevano nei muri, non potendo col