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atto terzo | 91 |
SCENA IV.
Catone, col bastone d'avorio, Valerio, Erennio e Detti.
Catone
Animo, dà il catenaccio anche a questa!
(Erennio chiude la porta a chiave)
Così! Ah, mègere d’inferno! Si sbizzariscano a lor posta, adesso; le mura sono a prova d’unghie e di strida. Ma che! donne ancora?...
(vedendo Atinia nel portico)
Valerio
È la moglie del pretor peregrino, la figlia del Console tuo collega.
Catone
(inoltrandosi, con piglio sarcastico)
Marzia Atinia, in compagnia d’un tribuno!
Atinia
Tu pure ci sei, con un tribuno, mi sembra....
Catone
Ah, ma questi è il mio caro Valerio.
Fundanio
(piano ad Atinia)
Chè non gli rispondi tu pure: il mio caro Fundanio?
Atinia
(a Catone)
Ah sì, il tuo caro Valerio, il nemico delle donne!