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atto terzo | 87 |
del popolo romano. Così fu stabilito ab antiquo. Ma non ve fidate, perchè.... se non vi allontanaste colle buone....
Mirrina
(andandogli incontro con gesto petulante)
Che cosa faresti?
Erennio
Ehi, dico, giù quelle mani! Farei rispettare la legge. La legge è dura, ma è legge.
Materina
A me! a me!
(facendosi strada in mezzo alla calca)
Che leggi vai tu sfringuellando? Vuoi, o non vuoi tirarti da banda?
Erennio
(con atto di stupore)
Oh!... Materina!...
Materina
Sicuro... sua moglie, o Quiriti, e vedremo se non lascierà passare sua moglie.
Erennio
Che fai tu qui? Va a casa e medita le Dodici Tavole. Autorità di vita e di morte sulla moglie, è data al marito. Il testo parla chiaro.
Materina
Tirati in là colle tue dodici.... Favole! Io l’ho tutte in un calcetto. Figuratevi, Quiriti! Ei non fa che rompermi il capo colle sue leggi. Ma le faremo e le disfaremo noi, le tue leggi! Si comanda noi, oggi, e, se piace a Dio, si comanderà per un pezzo.