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84 | la legge oppia |
Vergogna! Io, io, ho dovuto arrossire per esse. E a mala pena m’hanno veduto a sboccare sul Foro.... È lui; sì, no; ci ha i capei rossi; è lui, sì, è lui, il Console! E in quattro salti mi son capitate ai fianchi, come una muta di cani, sguinzagliati addosso al cignale. Che te ne pare, Erennio? Non arrossisci anche tu?
Erennio
Perchè non hai voluto che ti accompagnassimo? Le verghe dei littori son di betulla; ma....
Catone
Ma tu se’ un bietolone; sia detto con tua buona pace. Che cosa potevano fare le verghe, anco di dodici littori, contro quella turba di furie, scaturite d’inferno?
Erennio
Oh, questo, poi!... Tu non potevi, per la dignità del laticlavio, aprirti la via colle mani.... Ma era dell’ufficio mio il menar legnate da orbi. Se c’ero io, se c’ero, le accomodavo secondo la legge.
Catone
Vedi dunque di far buona guardia costì, mentre io salgo al Tabularlo. Vorrei esser lasciato una mezz’ora tranquillo.
Erennio
Lascia fare; ho la consegna.
(fa il gesto di menare a tondo il suo fascio)