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74 | la legge oppia |
Fulvia
Orbene, imitalo e non se ne parli più.
Valerio
(dopo una breve pausa)
Non adirarti, Fulvia. Che debbo io fare per....
Fulvia
Lasciare in pace questi aghi.... e questa matassa, che mi si arruffa.
Valerio
Ti aiuto a dipanarla?
Fulvia
No. Il tuo esemplare potrebbe coglierti sul fatto e trovarti bene infemminito, o forte romano! Dove andrebbero gli austeri costumi, che debbono essere la forza e il presidio di Roma?
Valerio
(passeggia a passi concitati per la sala; indi si accosta da capo)
Che cosa fai?
Fulvia
Me l’hai già chiesto una volta.
Valerio
E tu non m’hai risposto.
Fulvia
Segno che non credevo necessario di dirtelo.
Valerio
È lunga assai; mi pareva una veste nuziale.