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atto terzo | 109 |
sempre questo potere su noi; commovono, inteneriscono, comandano anche alla fredda ragione....
Annia
Che dici? La ragione è dalla parte nostra.
Plauto
Chetati, Annia Luscina! Parlavo della fredda ragione. Tu lo sai pure; ragioni ce n’ha di calde e di fredde. Voi avete le calde....
Annia
Io credo che tu ti prenda spasso di noi, poeta comico! Non c’è caldo, nè freddo che tenga, quando siamo nel nostro diritto.
Volusia
E il torto lo avete tutto voi altri.
Atinia
Uominacci!
Annia
Scellerati! Prepotenti!
Plauto
Ih, che vespaio! Avete ragione; la calda e la fredda; va bene così? Ma bada, Annia Luscina; nella foga del dire, t’è sfuggito un lembo della rica, e mostri un polso, che non è da gramaglia.
(accennando uno splendido braccialetto
d'oro che porta Annia Luscina)
Ma che vedo?
(scoprendo una stola intessuta di porpora, e man mano
tutti i capi d'un vestimento sfoggiato)
Che splendidezza? Tu sei più in fronzoli che non