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102 | la legge oppia |
Valerio
Lo sapevi?
Catone
Sì, e godevo dell’amor tuo; ma ora....
Valerio
Ora?
Erennio
(da sè)
Non è più come allora.
Catone
(con piglio risoluto)
Dimmi su; parlerai contro la legge?
Valerio
Tu metti a prezzo....
Catone
Rispondi! parlerai?
Valerio
Ah, la è dura!... Io....
(attignendo coraggio dalle mute eccitazioni di Fulvia)
Or bene, sì, parlerò, dovesse costarmi la vita!
Catone
Ah, per gli Dei infernali, non riconosco più Roma. Littore, precedimi.
(le donne, al muoversi di Catone, si appiattano dietro il colonnato)
Erennio
(precedendo il Console)
Sconfitto anche il Console! In fondo, ci ho gusto. Non sarò il solo.
(ad alta voce, sulla gradinata)
Quiriti, il Console!
(si odono squilli di tromba da varii punti del Foro)