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non domandò di lui a nessuno. Lo vide, per altro, lo vide più presto che non desiderasse, entrando a caso nella cartoleria, dove il signor conte stava intento sul banco a sfogliare e scegliere quinterni di carta vergata. Maddalena, che gli era da presso, alzò la testa e fu la prima a scorgere il nuovo venuto.

— Ah? è qui Lei? — gridò la formosa Maddalena. — Credevo che fosse andato a prender moglie.

— Perchè? — disse Virginio, rabbuiandosi a quello sciocco accenno, che gli dava sempre sui nervi.

— Perchè non si vedeva più ritornare; — rispose Maddalena.

— Affari; — replicò brevemente Virginio.

Il conte si era voltato, frattanto, levandosi un poco sulla vita. Virginio fece un saluto, come voleva la cortesia, e come del resto era sua consuetudine verso tutti coloro che capitavano al Bottegone. Al saluto di Virginio, quell'altro rispose a mala pena, con un cenno del capo. Ma si pentì certamente di aver fatto troppo poco; perchè subito, vedendo il Lorini già in atto di allontanarsi, finì di alzarsi sulla persona, e con un certo tono signorile tra la gentilezza e la degnazione, fingendo di non averlo a tutta prima riconosciuto.

— Il signor Lorini?...

— Per servirla; — rispose Virginio.

— Mi compiaccio di vederla; — ripigliò il conte Attilio, sforzandosi di dare al suo volto un’espressione di benevolenza, conforme alla frase che gli usciva dalle labbra.

— Grazie; — replicò Virginio; — La prego.... —

E voleva soggiungere: non s’incomodi. Ma quell’altro seguitava:

— E debbo ringraziarla ancora di qualche cosa. Certamente, della gentile premura con la quale, essendo nostro padre ammalato, Ella ha fatte le parti sue, scrivendoci a Roma e....

— Non ho fatto che il dover mio; — interruppe Virginio.