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i vostri studi, i vostri viaggi ugualmente. Se saprete cavarla fuori dalle sue frascherie, da’ suoi nonnulla, dalle sue vanità muliebri, vera rovina del nostro sesso, ella vedrà la parte più degna della vita, v’intenderà, e voi sarete la sua guida; l’avrete innalzata nelle regioni del vostro pensiero, ed ella saprà tenervisi a pari.
«A proposito di donne, sapete chi fu da me ieri mattina? La Perrotti. Ella è venuta a congratularsi con me del mio risanamento, e davvero non s’è congratulata invano. Quando ella è giunta, io, forse per la prima volta dacchè mi conoscete, era colorita in viso, e la poverina non ha potuto nascondere la sua maraviglia dispettosa. Mi ha invitata all’ultimo de’ suoi lunedì, che si chiudono con una gran festa da ballo; e chi sa? son donna da accettare l’invito.
«Addio; non istate a smarrirvi per le vie di Milano e venite presto a vedere la vostra sincera amica
«Luisa.»
Se io non temessi di offendere il lettore, mostrando di dubitare della sua perspicacia, vorrei pure appiccicare un commento a questo carteggio. Solo per coloro che hanno letto più sbadatamente, dirò brevi parole.
Luisa era annoiata e non sapeva il perchè; ne accagionava il mancare improvviso della scienza chiaccherina del suo medico, e non indovinava che a mezzo.
Laurenti si sentiva morire, ed egli sì lo sapeva, il perchè; ma, non dandogli l’animo di dirlo a colei che era debitrice a lui della ricuperata salute, se n’era fug-