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abbiamo pensato di venirvi a cercare, ed è un’ora che siamo quassù. Ma dove siete stato, voi?

— Ad erbolare, signora.

E qui Laurenti mostrò un fascio di pianticelle raccolte sui greppi.

— Ma sapete che voglio venire anch’io? — disse la signora Argellani. — Voi raccoglierete erbe, ed io darò la caccia alle farfalle.

— E’ sarà un grande onore per me; ma le vi faranno correre e sudare di molto, quelle che già abbiano messe le ali. Quelle altre poi che sono ancora nel primo stato di bruchi, o in quello di larve, vi faranno ribrezzo.

— Orbene, io raccoglierò le erbe che mi direte, e voi le farfalle, i bruchi, e quello che vorrete; oppure io starò seduta su di un sasso muscoso a vedervi correre. Vi torna, così?

Laurenti fece un profondo inchino, e si avvicinò a stringerle la mano. Quella donna, per fermo, anco noncurante, non si poteva che amarla, dirò meglio, adorarla.

Il Giovannino fece gran festa a Laurenti, che gli regalò un bel libro di storia naturale, pieno d’immagini dipinte d’ogni maniera d’animali, cominciando dall’uomo. Quindi, fatta vedere partitamenente la casa