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L’OLMO E L’EDERA
XII.
Continuazione
— Che, che! Figurati se io non pensavo alla mia Luisa! Non ho potuto correre, come avrei pur voluto, prima d’ora, per tante cose che avrò a dirti più tardi. Già saprai che il Gigi è stato a letto anche lui parecchie settimane, pel suo solito male; poi i figli di mia sorella da rimandare in collegio, dove non volevano stare... Insomma ognuno ci ha le sue da contare. Ma finalmente eccomi qui! Come son lieta di vederti, la mia buona Luisa!
E così parlando con una volubilità straordinaria, la signora Aurelia stava girando e rigirando per tutti i versi, accarezzando e mettendosi sul cuore, le manine sottili della signora Argellani.
Laurenti era lì presso, in uno stato d’angustia che ognuno intenderà di leggieri. Egli già stava per mettere la mano sul suo cappello e prender commiato, allorquando la signora Argellani, vedendo come l’amica