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più, e morirò d’una palla, o d’inedia, lontano da te.» Ed io allora: «Che hai, Sandro? Non ti accorare; tornerai. Fatti onore...» E mi scoppiava il cuore a dirgli così, proprio come mi scoppia adesso che me ne ricordo. E lui a dirmi: «Ama mia madre e mio padre, poveri vecchi, che ti hanno sempre voluto bene, come se tu fossi la loro figliuola. Ama nostro figlio, e se io non debbo vederlo, non gli dare un altro padre, che metta le mani addosso al mio sangue...» Oh, poveretto, così buono! Il dì ch’io avessi a sposarne un altro, vorrei morire maledetta, e non andar nemmeno a riposare nel sagrato.

— Sarà morto da valoroso, il vostro Sandro...

— Oh per questo, sì certamente, e ci ho accanto al letto la sua medaglia al valor militare, che se l’ha guadagnata appunto quel giorno. Il signor sindaco, a cui l’ha mandata il colonnello, ha voluto venire egli stesso, per sua grazia, a portarmela... Oh, mio povero Sandro! La mi pareva bagnata del suo sangue, quando l’ho vista, e sono caduta come morta sul pavimento.

— Povera donna! — mormorò la signora Luisa, voltandosi a Laurenti. — Guardate; il dolore la rende anche più bella. Suvvia, buona Maddalena, fatevi animo; mirate il vostro bambino, che a vedervi piangere,