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La signora Luisa, a queste parole, alzò gli occhi per guardare in volto Laurenti, e, per la prima volta, nel suo medico, nell’amico, vide un fratello nel dolore.
— E perchè — chiese ella — non discacciarla del tutto dal vostro cuore?
— No, signora; bisogna ricordar sempre. Perdonare è da generoso; dimenticare è da stolto. Ricordare dunque, ma non morire, perchè non abbiano a riderne gli sciocchi.
— Potreste aver ragione; — soggiunse ella, con aria pensierosa. — La morte è assai brutta qua entro. —
Un lampo di gioia balenò negli occhi di Laurenti, ma la signora Argellani non se ne addiede.
— Andiamo via — disse ella, poco stante, al suo compagno. — Mi sento oppressa da quest’aria di tomba. —
Laurenti fu sollecito ad accompagnarla verso la porta, che era chiusa da un semplice saliscendi.
— Andiamo in giù per la viottola — le disse egli — e non avrete a rifare la strada in mezzo al marmo e alle croci. —
XV.
La loro comparsa sul limitare, disturbò i negozii ad un crocchio di fanciulli che stavano là giuocando per terra, raccogliendo