Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 133 — |
nate a patire per me. Ma questa donna oggi ama un altro; anzi riama l’antico. Che altro significa il rinato desiderio delle feste? che altro il ritorno del Percy ai piedi di lei? Ed ella che lo comporta e sorride!....
«Dio santo, avete voi così plasmata di fango la più bella delle vostre creature, ch’ella abbia senza vergogna e senza rimorso da ricader nelle braccia all’uomo che l’ha abbandonata, e ritorna a lei per amore di novità, senza avere patito con lei? Cosiffatti amori, accesi soltanto dalla vista di due labbra vermiglie, che sfuggono il sudario della morte e tornano colla risurrezione della carne, sono invero una profanazione della dignità e della logica. E perchè non ha inteso ella cotesto? Perchè!.... La è stoltezza, la mia, a domandarlo. C’è forse mai stata virtù di logica, o senso di dignità, nel cuor vostro, o figlie di Eva? O non siete voi piuttosto quelle che noi vi andiamo immaginando, noi adoratori degl’idoli fatti colle nostre mani, e di attributi scaturiti dal vaneggiamento delle nostre contemplazioni? Il camaleonte muta i colori secondo che la luce percuote il suo tenue involucro di membra; noi vi illuminiamo coi raggi della nostra mente, vi coloriamo coll’iride delle nostre passioni, e voi risplendete. Uno spensierato gaudente che passi da vicino, vi scorge suffuse di