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giova perfino dei bisticci — interruppe Luisa. — Ma ora, Ella ci dica un po’ che cosa ha fatto a Milano.

— Nulla che franchi la spesa di essere raccontato, signora mia. Ho passeggiato, ho curiosato, mi sono distratto, come si può fare in ogni altra città.

— Non in tutte, signor dottore! — gridò il duca di Marana. — Qui Ella casca in una materia nella quale io mi tengo baccelliere. In ogni città si può passeggiare e curiosare, non già distrarsi. La vera distrazione e’ bisogna andarla a cercare molto, ma molto lontano, e non certamente nei ristretti confini dell’Europa.

— In India, per esempio, come ha fatto Ella! — disse Luisa sorridendo.

— Appunto, in India. Colà si vive una vita nuova, ed io non ho potuto dimenticare l’antica se non colaggiù. In ogni città di Europa, il sole, il tramonto, la luna, e tutte le ore della giornata mi richiamavano alla mente ore simiglianti vissute a Madrid, e colle ore mi rinnovavano nel cuore i maledetti stringimenti di una travagliata giovinezza. Le conversazioni, i teatri, le passeggiate di Parigi, di Vienna, di Napoli, mi mettevano sempre sotto gli occhi le tertullie, i teatri, il Prado della mia nativa città. Il raffronto mi perseguitava dovunque; la negra cura saliva in arcioni