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egli desidera; storce a nuove e inaspettate apparenze le cose, sicchè coloriscano meglio i suoi dirizzoni; non dissimilmente da un avvocato storcileggi che fa forza agli articoli del codice, per far parere il dritto storto e il torto dritto. Senonchè il leguleio vede il baco della argomentazione, e Percy non vedeva quello della sua; anzi avrebbe dato del pazzo a colui che gli avesse detto come tutti que’ nonnulla da lui posti a mosaico non avessero cemento da tenerli uniti, e come Luisa nel fondo del cuore ci avesse ben altra immagine che la sua.
Io non fo, lettori umanissimi, un romanzo a guisa di trappola, per cogliervi alla sprovveduta colle mie invenzioni; e neppure vo’ tenervi a bada con meditate reticenze e bene architettate sospensioni. Se io tenessi voi sulla corda, potreste darla di santa ragione a me, che ho scritto per fare una dipintura di caratteri, la quale non debba avere altro pregio, salvo quello del vero, dell’umile vero. Però, non voglio (sebbene sarebbe stato più fine accorgimento) aspettare altre otto o dieci pagine per dirvi che Luisa non pensava punto a riconquistare il Percy. Ma il Percy le era necessario, e per averlo a’ piedi ella non ebbe neppur bisogno di artifizi, di lusinghe donnesche; egli aveva dato nella pania di