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conoscevano un po’ da vicino, sono dispersi anch’essi sulla faccia della terra; poi gli eventi molteplici e tempestosi di questi ultimi anni sono passati su di noi tutti, ed hanno cancellato perfino la sua pallida figura dall’albo delle ricordanze, fuggevoli come la impronta fotografica che non è stata anche fermata sul vetro dal.... aiutatemi a dire..... dal cloruro d’oro. Unico suo amico rimasto sulla breccia, e non immemore mai, so che c’era, perchè l’ho amato di molto; so che è andato via, perchè l’ho accompagnato alla calata del porto, dond’è partito per alla volta d’Alessandria d’Egitto, perchè ricevo spesso sue lettere, ed una or non è molto da Bombay, nella quale mi dice che certamente non tornerà più in Europa.

Ell’è una storia semplice, la sua; è la storia di un gentil cuore, ed io amo raccontarvela, perchè onora la specie umana, la quale, pigliata in complesso, si disonora tanto al cospetto di Dio, con tutte le sue ire ingenerose e i suoi ignobili amori.

Guido Laurenti era l’ultimo rampollo di una ricca famiglia della Liguria occidentale, il che è quanto dirvi che era ricco egli stesso; ma, più assai che di danaro,