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Il lettore può dunque argomentare come fosse gran meraviglia per tutta la gente di casa, veder giungere un dì, verso le due dopo il meriggio, la signora Perrotti, inamidata, impettita, colla piuma bianca sul cappellino, e un gran galano sotto il mento, per visitare l’inferma.
La gente di casa non sapeva che in tutti i ritrovi e conversazioni di Genova, dove la signora Argellani era conosciuta, correva la voce di un peggioramento della sua malattia. Già i medici, a detta di ognuno, l’avevano data spacciata; epperò la signora Perrotti, la sua buona amica, non poteva ritenersi dallo andare da lei, per vedere che figura facesse un’amica moribonda. Il cuore di alcune donne ha delle strane consolazioni!
La signora Luisa era in quel punto seduta nel suo salotto, insieme con Guido Laurenti, che le aveva portato un libro nuovo, promessole la sera innanzi. Ella cominciava a provare i benefici effetti della cura assidua, affettuosa del suo medico. I colori della bella salute non erano anche tornati sulle sue guance smarrite, ma per chiunque l’avesse veduta un mese innanzi, il miglioramento era notevole, e prometteva grandi cose.