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nella cartiera, esce tesa, levigata ed asciutta sul cilindro, per modo che ci si potrebbe già scrivere.
Aveva un amante la signora Perrotti? Oibò, la era una rispettabilissima dama, e la maldicenza aveva abbastanza ossequio figliale per lei da non rivoltarsi contro sua madre. Io medesimo vi giuro che ella non amava nessuno, e che nessun uomo, di que’ tali che onorano una donna dandole l’incenso dei loro affetti, s’era mai innamorato di lei. Ve l’ho dipinta bella, e non v’era alcuno per verità che non la salutasse tale; anzi a molti piaceva; ma i cuori più ardenti, fattisi da presso a lei, sbollivano gradatamente; intorno a quella donna, senza saperne il perchè, si gelava. I coraggiosi c’erano stati, ma non di que’ tali che ho detto più sopra; ed io potrei narrarvi una storia.... Ma non la voglio commettere a questi fogli, perchè pur troppo non fo altro che copiare dal vero, ed anco i meno facili conoscitori di maschere, potrebbero dire: è la tale!
Costei un giorno, dieci anni innanzi i tempi di cui ho impreso a narrarvi, insuperbiva della corte spietata che le faceva Eugenio Percy. Ma la Argellani in quel