Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
xii |
del mondo, e quando lavoriamo, c’è nell’opera nostra la svogliatezza di chi lavora senza mercede; non c’è ordine, non comunanza di propositi, non cospirazione di intendimenti. Siamo una dozzina di scuole, che tutte si adoperano alla spartita, che tutte cominciano dal loro abbicì, e non riescono a capolavori.
E avanti così, poichè così vuole la nostra fiacchezza. Uno si ferma disanimato a mezza strada, e ripiglia l’avvocatura; l’altro s’agguata ad una cattedra, contento di marcirvi; un altro muore d’inedia. Povera arte, povera scienza, fino a tanto che nessuno si capaciti della necessità d’un rimedio.....
Ella ora, gentile amico, condoni la tantaféra, ed ami il suo
- Di Genova, il 26 maggio 1867.
ANTON GIULIO BARRILI.