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veduta; voi a farle colpa de’ suoi superbi disdegni, e perfino delle sue gentilezze. Povera donna! Come si è spesso ingrati ed ingiusti per ragion d’egoismo!
Non mi si dica dunque che le donne vedono tutto. Vedono, quando non hanno altra immagine che loro ingombri la vista. Se il loro cuore è tranquillo, sì certamente elleno si accorgeranno del vostro amore, anche quando sia ai cominciamenti, anche prima che ve ne accorgiate voi medesimo. Ma pur troppo, con tutta la loro avvedutezza, con tutta la loro perspicacia, le povere donne hanno la benda sugli occhi, quando amano e soffrono.
E nulla vedeva, di nulla si accorgeva, di nulla sospettava la signora Argellani. Vi ho già detto che ella non si addava quasi dell’opera del medico, e che ignorava affatto il lavoro possente della nuova consuetudine. Il rimedio arcano, imponderabile, si era svolto dai recessi della sua anima, ed operava inavvertito come la dose dell’omeopatico.
Guido Laurenti, dal canto suo, cercava sempre il nemico, e lo combatteva gagliardamente, efficacemente, senza conoscerlo ancora.