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Ora, questo innamorato, fin dal primo momento aveva impreso a fabbricare la sua rete. Uscito dalle stanze della inferma, era andato dal Giacomo, diventato di botto suo primo assistente, ad indettarsi con lui per tal cosa che questi dovesse fare nel giorno medesimo.

La conseguenza di questo dialogo si fu che, verso il cadere del sole, la signora Argellani scese a diporto in giardino.

Era fiacca, come al solito, la donna gentile, e dopo aver passeggiato per pochi minuti, come fu presso l’albero di pino, si adagiò sul rustico sedile, e rimase immobile per contemplare le nuvole rosee dell’occidente. L’immagine del suo medico era le mille miglia lontana.

Ma il medico, lontano dalla sua mente, non era distante dall’albero di pino. Egli veniva lentamente pel sentieruolo, col capo chino, col suo solito libro tra mani, e si avvicinava a lei, che finalmente allo scalpiccio de’ piedi sulla ghiaia, volse gli occhi dalla sua parte, e si addiede della sua presenza.

La prima impressione che quella vista fece nell’animo della signora Argellani, fu di molestia; ma, cortese com’era, si pentì