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rispose Laurenti sorridendo. — La società cristiana ha trasformato la donna, o, per dir meglio, ha accettato la trasformazione che il cozzo di parecchie nazioni, la fusione di un nuovo metallo di Corinto, avevano recata nel suo grembo. Certo, per dar ragionevole nascimento all’uomo-dio, bisognava immaginare una donna superiore a tutte le altre, un vaso d’elezione. Ma se Maria nei primi tempi cristiani è già grande, non è ancora la Madonna, la consolazione degli afflitti, la madre della misericordia, la regina dell’amore. Il gran miracolo dell’affetto, nei primi tempi di cui parlo, è compiuto dalla donna di Magdalo, anche essa un’eteria, che sparge d’unguenti preziosi i piedi del Nazareno, che li asciuga col volume dei suoi capegli, che è la prima ad affermare il mistero della risurrezione. La vera donna, il tipo della società moderna, si manifesta più tardi, quando la società germanica e la società giudaica si confondono nella nuova fede, quando la Vestale romana, la profetessa di Rugen e la profetessa d’Israele, scompaiono, e rimane, giganteggia la forma femminile più umana e più vera, che è rappresentata dalla donna teutonica che combatte sui