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La vita era a poco a poco tornata; il sangue rifluiva liberamente. Poco dopo, la signora Luisa aperse gli occhi, sebbene a mezzo, e senza guardare in nessun luogo.
— Stia di buon animo, signora; — le disse dolcemente il giovine. — E’ non è stato nulla.... un po’ di debolezza soltanto.
— Dove sono? — mormorò ella, — Mio Dio! La vita non mi ha dunque abbandonato?
— Oh, che cosa dice mai? — esclamò la signora Tonna, che si era affrettata ad avvicinarsi al capezzale. — Vossignoria ha avuto un po’ di male, come l’altra volta; ma noi tutti le siamo sempre stati dattorno....
— Grazie, mia buona Antonietta, grazie! E così dicendo, la signora Argellani aperse gli occhi del tutto, provandosi a guardare. La prima cosa che vide, fu lo stato suo, la persona discinta; e una fiamma pallida e lieve le serpeggiò sulle guancie. Laurenti intese il pensiero dell’inferma, e afferrato un capo del copertoio di raso sul quale era adagiata, fu sollecito a ravviarlo sul petto ignudo; ed ella, seguendo degli occhi quel braccio di persona ignota che le stava daccanto, si volse a guatare il giovine, tra spaurita e curiosa.